Non perdere altro tempo per il decollo del Gino Lisa – di Filippo Santigliano, Gazzetta del Mezzogiorno del 16.02.2017

Panta rei…. e così si rallenta l’attenzione sul “brutto anatroccolo” Lisa
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Lettera aperta al Presidente Emiliano
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C’è anche l’aeroporto di Foggia nell’elenco degli scali che saranno interessati agli investimenti dell’Enac.
Si tratta di un investimento di oltre quattro miliardi di euro per i prossimi quattro anni. La Puglia beneficerà di risorse per 108 milioni di euro per tutti e quattro gli aeroporti e non solo per quelli già operativi.
Si tratta di un segnale importante e che va colto oltre la lettura burocratica. Perché se lo scalo di Foggia entra in questa lista – fatta a Roma e non alla Regione – vuol dire che ha ancora qualche possibilità per tornare ad essere scalo di interesse nazionale.
La questione è importante per il futuro del «Gino Lisa», anche se la classificazione (nazionale o regionale) non deve in questo momento far perdere di vista l’obiettivo principale, ovvero cantierizzare e nel più breve tempo possibile i 14 milioni di euro già disponibili per l’allungamento della pista.
Per questo motivo va ripresa senza indugi l’interlocuzione con l’Unione Europea, che avrebbe peraltro cambiato parere a proposito degli aiuti di Stato, sostenendo che gli investimenti nelle strutture per la mobilità (porti, stazioni, aeroporti) sono importanti per lo sviluppo dei territori.
Tocca alla Regione, quella di Emiliano, riannodare i fili del contatto con i commissari dell’Unione Europea e far capire – dopo anni di depistaggi – che quello scalo è importante per lo sviluppo non solo della Puglia nord (e per il Gargano in particolare) ma per una vasta area che coinvolge anche i territori limitrofi della Campania, della Basilicata e del Molise.
C’è tuttavia una questione di fondo che va risolta.
La vertenza Gino Lisa non può essere affrontata un giorno sì e cinque no.
Bisogna riaprire la pratica e chiuderla solo al momento della cantierizzazione delle opere per allungare la pista.
La somma degli intervalli ha raggiunto quota vent’anni.
Inspiegabile.
Filippo Santigliano