Comunicato stampa del 10 novembre 2023

Il caffè all’aeroporto
Settembre 27, 2023
Repliche del Comitato Vola Gino Lisa all’articolo di Davide Grittani sul corriere.it del 14 novembre 2023. “Buco postumo da 800 mila euro. La Regione scelse Lumiwings ma non sapeva dei conti in rosso”
Novembre 15, 2023

Nella giornata di ieri, dopo alcune segnalazioni di “strane” cancellazioni dei voli programmati per Milano Malpensa e Torino, in relazione al periodo compreso tra fine novembre 2023 e fine marzo 2024, chiaramente da parte di soci e utenti amici delle nostre due pagine ufficiali di Facebook, ci siamo immediatamente attivati per comprendere cosa stesse succedendo e quale potesse essere la reale motivazione e la portata di tali cancellazioni, anche solo per offrire una risposta a chi ci chiedeva cosa stesse accadendo.
Sono bastate alcune ore, purtroppo, per capire che la compagnia aerea Lumiwings aveva modificato il piano dei voli invernale, messo nemmeno qualche mese fa sul proprio sito, eliminando, a partire dalla data del 23 novembre 2023 fino al 24 marzo 2024, con qualche eccezione per il periodo dell’Immacolata e di Natale, le due tratte per Milano Malpensa, programmate per le giornate di martedì e di giovedì, e la tratta di Torino programmata per la giornata di mercoledì.
Questi i fatti chiaramente appresi dai tanti passeggeri che ieri si sono visti arrivare questa sgradita sorpresa via e-mail.
Sottolineiamo “chiaramente”, perché, come accaduto per Verona, chiuso con un mese di anticipo rispetto alla chiusura stagionale programmata, non sono giunte, ad ora, spiegazioni ufficiali da parte del management della compagnia.
Ovviamente si tratta di scelte aziendali della Lumiwings che in questo momento non ci vedono dalla parte della compagnia.
Abbiamo applaudito alla Lumiwings quando c’era solo da ringraziare ma oggi questa scelta aziendale ci appare assolutamente ingiusta, un’operazione contraria alle stesse pubbliche intenzioni di ampliamento dell’offerta, rese nemmeno qualche giorno fa dalla stessa compagnia, e pertanto assolutamente ingiustificabili.
Affossare la fiducia dei tanti cittadini che hanno investito il loro denaro per volare da questo aeroporto non può trovare in alcun modo il nostro sostegno ma solo una dura critica a mezzo stampa.
L’aeroporto di Foggia ha solo un anno di operatività e andrebbe sostenuto anche in tal senso, lo affermiamo con convinzione assoluta.
Oggi prendiamo atto di una scelta aziendale per i voli invernali che bocciamo e lo facciamo senza alcuna perplessità.
Ci chiediamo, ovviamente, se tale modus operandi sia stato condiviso con i vertici di Aeroporti di Puglia Spa e con la Regione Puglia, visto che la compagnia è l’unica ad operare in questo aeroporto SIEG, garantendo la continuità territoriale verso Milano e beneficiando anche di contributi pubblici per come reso noto dalla Regione Puglia.
Ovviamente ci chiediamo, di conseguenza, viste le tante cancellazioni attuate, se, una volta avvisati gli stessi vertici tecnici di A.d.p. e vertici della Regione, questi ultimi abbiano tranquillamente avallato questo ridimensionamento dell’offerta.
Va dunque tutto bene? A tutti è davvero cosa gradita quanto sta accadendo?
A questo punto ci sembra doveroso, e per rispetto della collettività e di quell’utenza che ha voluto e vorrà dare ancora fiducia al nostro scalo, rivolgere queste domande in maniera diretta agli interessati tutti, chiedendo, altresì, attenzione anche da parte della neo eletta Sindaca di Foggia e del Presidente della Provincia di Foggia in quanto l’aeroporto è un patrimonio importante del nostro territorio e non possiamo permetterci di vederlo “ridimensionato” senza replicare e chiedendo risposte concrete a chi di dovere che tutelino la funzionalità dello scalo ma anche il rispetto dell’utenza che in tale maniera viene solo danneggiata nella propria organizzazione di vita e senza alcun rispetto, lo affermiamo con fermezza, al di là dei noti rimborsi possibili o delle scelte alternative messe a disposizione della stessa utenza contattata con la cancellazione.
Abbiamo riposto, da diverso tempo, gli striscioni e le bandiere, ma saremo pronti, statene certi, a manifestare il nostro disappunto qualora dovessero ricorrere valide ragioni.
Tanto si doveva.